Opera Posthuma: nuova edizione fotografica
Apprendiamo con vero piacere che la Casa Editrice Quodlibet di Macerata ha appena pubblicato una edizione in stampa fotografica dall’originale delle Opere Postume di Spinoza, attesa da lungo tempo nel panorama editoriale italiano. Il libro, che si può trovare in rete anche attraverso Google Libri in edizioni successive (ad esempio questa versione del 1830 ma in cui compaiono refusi e con introduzione in francese), non è stato recentemente stampato per la consultazione ed è di fondamentale importanza per lo studioso e l’estimatore spinoziano. Atteso da lungo tempo, il progetto editoriale vede coinvolti Filippo Mignini, già curatore del volume dei Meridiani su Spinoza e Pina Totaro di cui ricordiamo l’ottima traduzione e riedizione del Trattato Teologico-Politico: entrambi, con la loro provata professionalità e specializzazione negli studi del pensiero spinoziano, offrono un altro grande contributo alla conoscenza di quest’opera. Qualsiasi traduzione dei libri di Spinoza si fonda infatti su questo testo in latino raccolto a neppure un anno dalla morte del Filosofo ed edito quasi segretamente dai suoi amici. Sarebbe opportuno usare come riferimento anche la versione nederlandese per avere una panoramica completa (come già fece la Giacotti-Boscherini per la sua Etica in cui accludeva alcune varianti che si discostavano dalla versione latina). Il volume è disponibile per l’acquisto anche in rete direttamente presso la casa Editrice.
Dalla presentazione della Casa Editrice: “La riproduzione fotografica integrale delle Opere postume di Baruch Spinoza propone al lettore l’unico documento pervenutoci delle opere fondamentalidel filosofo. Nel dicembre del 1677, dopo appena nove mesi dalla morte di Spinoza avvenuta a L’Aja il 21 febbraio, venivano raccolti gli scritti che non poterono essere pubblicati mentre il filosofo era in vita. L’impresa editoriale fu promossa e sostenuta dalla cerchia degli amici di Spinoza i quali, sempre nel 1677, pubblicarono anche la traduzione olandese, De nagelate schriften, meno completa rispetto alle Opere latine. Nelle Opere postume, per volontà dello stesso Spinoza, il nome dell’autore compariva solamente con le iniziali B.d.S. e, per non far correre rischi ai responsabili della pubblicazione, non veniva citato il vero nome dell’editore, Jan Rieuwertsz, né il luogo di stampa, Amsterdam. L’importanza dell’opera risiede in primo luogo nel fatto che non sono mai stati rinvenuti, ad eccezione di alcune rare lettere, i manoscritti dell’autore. Le Opere postume, certamente progettate e messe a punto quando il filosofo era ancora in vita, hanno così il valore di veri e propri originali. Esse costituiscono la più preziosa testimonianza dell’attività filosofica di Spinoza, l’unico documento su cui si sono fondate tutte le edizioni e traduzioni successive delle opere, sino alle attuali, in corso di pubblicazione. Ognuna di tali edizioni infatti ha dovuto e continua ancora a basarsi sulla parola postuma del filosofo, senza poter prescindere da una rinnovata e più attenta analisi degli originali, qui ora riproposti. Il volume presenta in riproduzione fotografica (e nelle dimensioni dell’originale) le 808 pagine di cui si compone l’Opera postuma. Essa comprende nell’ordine: l’Ethica, con l’esposizione complessiva del sistema; il Tractatus politicus, l’ultimo documento, non soltanto politico, del pensiero spinoziano; il Tractatus de intellectus emendatione, il primo tentativo, incompiuto, di elaborazione filosofica; le Epistolae con precisazioni e integrazioni talvolta essenziali delle altre opere, oltre a un panorama, già completo, delle principali obiezioni mosse alla filosofia spinoziana; il Compendium gramatices linguae hebraeae, anch’esso incompiuto, con l’illustrazione delle strutture fondamentali della lingua ebraica mirante a ricostruire, nel quadro di un progetto complessivo formulato dagli amici della società «Nil volentibus arduum» la logica universale operante nelle grammatiche delle diverse lingue. Nella Prefazione, Filippo Mignini illustra alcuni motivi significativi presenti nell’opera. Nella Nota introduttiva di Pina Totaro, oltre a una breve esposizione dei contenuti, vengono presentati gli ultimi risultati della ricerca concernenti la trasmissione e pubblicazione delle Opere Postume e la storia della loro fortuna.”
Spinoza, Opera Posthuma
Amsterdam 1677
Riproduzione fotografica integrale a cura e con una Nota introduttiva di Pina Totaro
Prefazione di filippo Mignini
Quodlibet, Macerata, 2008
pagine LXXIII-808
formato 160 x 220 mm
volume cartonato in tela con cofanetto
ISBN 978-88-7462-169-9
Euro 95,00
per acquisti on-line cliccare qui
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Comments (2)
Lux
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Questa è una bellissima notizia, addirittura una stampa fotografica, che forse è migliore della stampa anastatica. comunque sarebbe bello (anche se non conosco il nederlandese) avere la possibilità di leggere le opere in olandese. Il prezzo poi non è altissimo per un’opera del genere (se pensiamo che le opere nei meridiani costano 55 euro).
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fogliospinoziano
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In realtà, guardando il volume è una vera e propria ristampa anastatica, con le stesse dimensioni del volume originale (compreso il peso, presumo).
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