Giornata di studi: “La parola etica. Per un’etica differente”
L’ASSOCIAZIONE CULTURALE RADAR organizza
LA PAROLA ETICA
PER UN’ETICA DIFFERENTE
PER UN’ETICA DIFFERENTE
con il patrocinio di Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
in collaborazione con Istituto d’Istruzione Superiore Marcantonio Flaminio (Vittorio Veneto), IPSIA/IPSSC Istituto di Istruzione Superiore (Vittorio Veneto), Istituto d’Istruzione Superiore M. Casagrande (Pieve di Soligo)
AULA MAGNA ITIS
VIA CAVOUR, 5 – VITTORIO VENETO (TV)
VIA CAVOUR, 5 – VITTORIO VENETO (TV)
Il 7 marzo l’Associazione Culturale Radar inaugura nell’aula magna dell’I.T.I.S. di Serravalle, a Vittorio Veneto, la giornata di studi La parola etica, il primo appuntamento di Per un etica differente, un progetto ad ampio respiro con varie sessioni di incontri che vanta il patrocinio dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. E’ possibile riflettere sull’etica? Ha senso ragionare sulle singole azioni individuali e dedurne una teoria valida per tutti? Questi i quesiti alla base degli incontri che fanno il progetto Per un’etica differente, che con il primo appuntamento, La parola etica parte da zero, da dove il linguaggio e le definizioni nascono. La sessione mattutina Per un Ethos a venire – che vede la partecipazione degli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore Marcantonio Flaminio di Vittorio Veneto, dell’IPSIA/IPSSC di Vittorio Veneto e dell’Istituto d’Istruzione Superiore M. Casagrande di Pieve di Soligo – ospita alle 10.00 l’intervento di Alfonso Cariolato, docente di filosofia, traduttore e pubblicista e le videointerviste che Radar ha fatto a Moni Ovadia, attore, musicista e scrittore, e ai ragazzi degli istituti Superiori di Vittorio Veneto e Pieve di Soligo. Il pomeriggio alle 15 è la volta di Balbettante penombra. La poetica di un uomo con l’intervento del poeta Luciano Cecchinel. Alle 16 segue l’incontro con lo psicoanalista Ettore Perrella in Parola ed etica in psicoanalisi e la seconda sessione della videointervista a Moni Ovadia. A concludere la giornata di studi è il filosofo Alfonso Cariolato in La filosofia, la voce e il brusio del mondo. L’ingresso è libero.
LA PAROLA ETICA
Partiamo da zero, da dove il linguaggio e le definizioni nascono. Per parlare di etica bisogna inevitabilmente trovare le parole per definirla. Se di etica bisogna parlare – visto che non è necessario sapere parlare di etica per vivere eticamente – è necessario guardare l’uomo che sceglie determinate parole per definire che cos’è secondo lui l’etica. Guardare il singolo uomo, il suo comportamento e il suo agire. Le parole non sono mai svincolate da chi le pronuncia, hanno sempre un peso esperienziale o dovrebbero averlo. Il doppio senso del titolo – la parola etica e l’etica come parola – mostra la complessità della tematica. Il fatto che tre dizionari italiani di riferimento definiscano l’etica differentemente, ne è una conferma. “Etica: dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo di fronte ai due concetti del bene e del male”
Dizionario Devoto Oli: “Etica: complesso dei principi di comportamento pubblico e privato che un individuo o un gruppo di individui scelgono e seguono; (filos.) studio della moralità degli atti umani, dell’idea e del fondamento del dovere e della virtù”
Dizionario Hoepli: “Etica: (filos.) studio della determinazione della condotta umana e della ricerca dei mezzi atti a concretizzarla”
Dizionario Zingarelli: “La scelta di una definizione di etica è già etica.” Al convegno partecipa in qualità di ospite chi ha fatto della parola il proprio mestiere: giornalisti, scrittori, poeti, musicisti, filosofi, traduttori e psicoanalisti.
PER UN’ETICA DIFFERENTE
“Cosa succede se il soggetto è trans, o in transito, vale a dire non più uno, intero, unificato e sotto controllo ma fluido, in elaborazione e ibrido? Quali sono le implicazioni etiche e politiche di una visione non unitaria del soggetto umano? Come può questa visione esprimere e riflettere le complessità e le contraddizioni della cultura contemporanea e della politica culturale? Questa è in qualche modo la questione filosofica per eccellenza? Questa è in qualche modo la questione filosofica per eccellenza: è provocatoria – dunque un invito a porsi seri interrogativi – e nelo stesso tempo riporta il dibattito su un piano meno idealizzato.” Rosi Braidotti, Trasposizioni.
Prendendo a prestito la domanda che Rosi Braidotti si pone e ci pone nel suo libro Trasposizioni “e allora?”, l’obiettivo del progetto messo a punto dall’Associazione Radar è quello di pensare un’etica possibile nel contemporaneo, partendo da una prospettiva che è quella di uomini e donne che fanno parte di un ben definito ambiente culturale: quello italiano. L’intento di Per un’etica differente non è solo quello di mostrare quali etiche possano essere ma anche di indicare cosa si deve fare perché ci sia etica, perché ci sia produzione di etica nel momento in cui non si rimane solo nel pensiero di un’etica che deriva da principi stabiliti ma si guarda all’etica che produce – o ricerca per produrre – regole e condotte di vita compossibili.
Prendendo a prestito la domanda che Rosi Braidotti si pone e ci pone nel suo libro Trasposizioni “e allora?”, l’obiettivo del progetto messo a punto dall’Associazione Radar è quello di pensare un’etica possibile nel contemporaneo, partendo da una prospettiva che è quella di uomini e donne che fanno parte di un ben definito ambiente culturale: quello italiano. L’intento di Per un’etica differente non è solo quello di mostrare quali etiche possano essere ma anche di indicare cosa si deve fare perché ci sia etica, perché ci sia produzione di etica nel momento in cui non si rimane solo nel pensiero di un’etica che deriva da principi stabiliti ma si guarda all’etica che produce – o ricerca per produrre – regole e condotte di vita compossibili.
GLI OSPITI DI LA PAROLA ETICA:
ALFONSO CARIOLATO
Alfonso Cariolato, filosofo, si è laureato presso l’Università di Padova con Ludovico Gasparini. Nel 2006 ha conseguito il dottorato a Strasburgo sotto la guida di Jean-Luc Nancy e, a Padova, in co-tutela con Franco Volpi, sostenendo una tesi sull’ontologia di Kant.Tra i vari testi da lui tradotti e/o curati figurano opere di Martin Heidegger, Jacques Derrida, Alexandre Kojève, Jean-Luc Nancy e Philippe Lacoue-Labarthe. Ha inoltre curato, con E. Fongaro, l’edizione critica di un testo in gran parte inedito di Carlo Michelstaedter (“Parmenide ed Eraclito – Empedocle”, Se, Milano, 2003). Ha pubblicato, tra le altre cose, “Il luogo del finito” (Il Poligrafo, Padova, 2003; prefazione di Jean-Luc Nancy) e “I sensi del pensiero” (Lanfranchi, Milano, 2004). Collabora con alcune riviste nazionali e internazionali.Attualmente è assegnista presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Padova.
MONI OVADIA
Salomone (Moni) Ovadia è attore, cantante, compositore e scrittore. Nato a Plovdiv, in Bulgaria, si trasferisce quasi subito a Milano con la famiglia, di ascendenza ebraica sefarita ma da molti anni vicina alla cultura yiddish e mitteleuropea. Un background che influenza profondamente tutta la sua opera di uomo e di artista, dedito al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale.Moni Ovadia si laurea in Scienze Politche all’Università Statale di Milano e negli stessi anni muove i primi passi artistici sotto la guida di Roberto Leydi, etnomusicologo italiano, con cui inizia la sua carriera di cantante e musicista nel gruppo Almanacco Popolare.Numerose le opere teatrali e cinematografiche che lo hanno visto protagonista. Ovadia ha al suo attivo anche molte testi pubblicati con Bompiani, Mondadori e Einaudi ed ha coprodotto cd con le musiche di alcuni suoi spettacoli.
LUCIANO CECCHINEL
Insegnante a riposo con un’esperienza nell’amministrazione come sindaco del suo paese, Luciano Cecchinel è originario di Revine-Lago (TV) ove è nato nel 1947 e tuttora risiede. Attivo nell’organizzazione di base del territorio attraverso la costituzione di cooperative contadine, ha maturato approfonditi e coinvolti interessi per le culture subalterne, in particolare per quella contadina, che sono alla base dell’intera sua produzione in versi e in prosa. È stato tra i curatori della pubblicazione “Fiabe popolari venete nell’alto trevigiano”, manoscritto inedito di Luigi Marson (1984) e ha scritto articoli per varie riviste sulla cultura popolare come sui proverbi della sua terra. Già redattore della rivista politico-culturale “Confronto”, ha pubblicato le raccolte di versi “Al tràgol jért” (1988, riedita presso Scheiwiller nel 1999), “Senc” (1992), “Testamenti” (plaquette, 1997). Le sue liriche hanno ottenuto importanti riconoscimenti e sono state ospitate sulle riviste “Diverse Lingue”, “Pagine”, “In forma di parole”, “ClanDestino” e “YIP” (Yale Italian Poetry). Gli hanno riservato attenzione le antologie poetiche “L’immagine e la maschera” (1991), curata da Franco Brevini e Gianna Paltenghi per la televisione, “Via terra” (1992), a cura di Achille Serrao, “Antologia del Novecento” (2001), a cura di Davide Rondoni e Franco Loi. Nel 2005 con “Lungo la traccia” approda alla “Bianca”, l’importante collana di poesia della Einaudi. L’ultima sua opera è “Le voci di Bardiaga”, pubblicata nel 2008 da Il ponte del sale.
ETTORE PERRELLA
Ettore Perrella è nato a Gallipoli nel 1952. Nel 1974 si è laureato in Lettere presso l’Università di Padova con una tesi su Giordano Bruno. Intanto si è formato come psicanalista, prima in Italia, poi a Parigi, con Jacques Lacan. Dal 1979 al 1988 ha tenuto a Padova un seminario di psicanalisi, molti contenuti del quale sono confluiti poi nei suoi articoli e nei suoi volumi.Dal 1986 ha diretto per alcuni anni, presso l’Editore Biblioteca dell’Immagine di Pordenone, una collana, “Il Soggetto & la Scienza”, nella quale escono i tre volumi della sua trilogia psicanalitica: “Il tempo etico” (il libro è uscito in due edizioni molto diverse, nel 1986 e nel 1992), “La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi “(1991), ed “Il mito di Crono. Principi di clinica psicanalitica” (1993).Pur essendo stato iscritto nel 1994 all’Ordine degli psicologi ed inserito nel suo elenco degli psicoterapeuti, in forza dell’articolo 35 della legge 56 del 1989, Perrella insiste sulla necessaria differenza fra la formazione degli psicanalisti e quella degli psicoterapeuti e sulla necessità di tenerle distinte. Su questo punto pubblica nel 1995, nella collana che dirige, “Psicanalisi e diritto. La formazione degli analisti e la regolamentazione giuridica delle psicoterapie”.Successivamente, nel 1998 e nel 2000, pubblica, presso l’Editore FrancoAngeli di Milano, “Per una clinica delle dipendenze” e “Per una clinica delle perversioni”, volumi che completano “Il mito di Crono”.Dal 2003 al 2006 pubblica in tre volumi, presso l’Editore Bompiani di Milano, una traduzione integrale delle opere del teologo greco Gregorio Palamas.
Alfonso Cariolato, filosofo, si è laureato presso l’Università di Padova con Ludovico Gasparini. Nel 2006 ha conseguito il dottorato a Strasburgo sotto la guida di Jean-Luc Nancy e, a Padova, in co-tutela con Franco Volpi, sostenendo una tesi sull’ontologia di Kant.Tra i vari testi da lui tradotti e/o curati figurano opere di Martin Heidegger, Jacques Derrida, Alexandre Kojève, Jean-Luc Nancy e Philippe Lacoue-Labarthe. Ha inoltre curato, con E. Fongaro, l’edizione critica di un testo in gran parte inedito di Carlo Michelstaedter (“Parmenide ed Eraclito – Empedocle”, Se, Milano, 2003). Ha pubblicato, tra le altre cose, “Il luogo del finito” (Il Poligrafo, Padova, 2003; prefazione di Jean-Luc Nancy) e “I sensi del pensiero” (Lanfranchi, Milano, 2004). Collabora con alcune riviste nazionali e internazionali.Attualmente è assegnista presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Padova.
MONI OVADIA
Salomone (Moni) Ovadia è attore, cantante, compositore e scrittore. Nato a Plovdiv, in Bulgaria, si trasferisce quasi subito a Milano con la famiglia, di ascendenza ebraica sefarita ma da molti anni vicina alla cultura yiddish e mitteleuropea. Un background che influenza profondamente tutta la sua opera di uomo e di artista, dedito al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale.Moni Ovadia si laurea in Scienze Politche all’Università Statale di Milano e negli stessi anni muove i primi passi artistici sotto la guida di Roberto Leydi, etnomusicologo italiano, con cui inizia la sua carriera di cantante e musicista nel gruppo Almanacco Popolare.Numerose le opere teatrali e cinematografiche che lo hanno visto protagonista. Ovadia ha al suo attivo anche molte testi pubblicati con Bompiani, Mondadori e Einaudi ed ha coprodotto cd con le musiche di alcuni suoi spettacoli.
LUCIANO CECCHINEL
Insegnante a riposo con un’esperienza nell’amministrazione come sindaco del suo paese, Luciano Cecchinel è originario di Revine-Lago (TV) ove è nato nel 1947 e tuttora risiede. Attivo nell’organizzazione di base del territorio attraverso la costituzione di cooperative contadine, ha maturato approfonditi e coinvolti interessi per le culture subalterne, in particolare per quella contadina, che sono alla base dell’intera sua produzione in versi e in prosa. È stato tra i curatori della pubblicazione “Fiabe popolari venete nell’alto trevigiano”, manoscritto inedito di Luigi Marson (1984) e ha scritto articoli per varie riviste sulla cultura popolare come sui proverbi della sua terra. Già redattore della rivista politico-culturale “Confronto”, ha pubblicato le raccolte di versi “Al tràgol jért” (1988, riedita presso Scheiwiller nel 1999), “Senc” (1992), “Testamenti” (plaquette, 1997). Le sue liriche hanno ottenuto importanti riconoscimenti e sono state ospitate sulle riviste “Diverse Lingue”, “Pagine”, “In forma di parole”, “ClanDestino” e “YIP” (Yale Italian Poetry). Gli hanno riservato attenzione le antologie poetiche “L’immagine e la maschera” (1991), curata da Franco Brevini e Gianna Paltenghi per la televisione, “Via terra” (1992), a cura di Achille Serrao, “Antologia del Novecento” (2001), a cura di Davide Rondoni e Franco Loi. Nel 2005 con “Lungo la traccia” approda alla “Bianca”, l’importante collana di poesia della Einaudi. L’ultima sua opera è “Le voci di Bardiaga”, pubblicata nel 2008 da Il ponte del sale.
ETTORE PERRELLA
Ettore Perrella è nato a Gallipoli nel 1952. Nel 1974 si è laureato in Lettere presso l’Università di Padova con una tesi su Giordano Bruno. Intanto si è formato come psicanalista, prima in Italia, poi a Parigi, con Jacques Lacan. Dal 1979 al 1988 ha tenuto a Padova un seminario di psicanalisi, molti contenuti del quale sono confluiti poi nei suoi articoli e nei suoi volumi.Dal 1986 ha diretto per alcuni anni, presso l’Editore Biblioteca dell’Immagine di Pordenone, una collana, “Il Soggetto & la Scienza”, nella quale escono i tre volumi della sua trilogia psicanalitica: “Il tempo etico” (il libro è uscito in due edizioni molto diverse, nel 1986 e nel 1992), “La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi “(1991), ed “Il mito di Crono. Principi di clinica psicanalitica” (1993).Pur essendo stato iscritto nel 1994 all’Ordine degli psicologi ed inserito nel suo elenco degli psicoterapeuti, in forza dell’articolo 35 della legge 56 del 1989, Perrella insiste sulla necessaria differenza fra la formazione degli psicanalisti e quella degli psicoterapeuti e sulla necessità di tenerle distinte. Su questo punto pubblica nel 1995, nella collana che dirige, “Psicanalisi e diritto. La formazione degli analisti e la regolamentazione giuridica delle psicoterapie”.Successivamente, nel 1998 e nel 2000, pubblica, presso l’Editore FrancoAngeli di Milano, “Per una clinica delle dipendenze” e “Per una clinica delle perversioni”, volumi che completano “Il mito di Crono”.Dal 2003 al 2006 pubblica in tre volumi, presso l’Editore Bompiani di Milano, una traduzione integrale delle opere del teologo greco Gregorio Palamas.
In programma a LA PAROLA ETICA
10.00 – 12.30 PER UN ETHOS A VENIRE interviene Alfonso Cariolato, filosofo
videointervista a Moni Ovadiavideointerviste agli studenti di Vittorio Veneto e Pieve di Soligo
15.00 – 16.00 BALBETTANTE PENOMBRA, LA POETICA DI UN UOMO interviene Luciano Cecchinel, poeta
16.00 – 17.00 PAROLA ED ETICA IN PSICOANALISI interviene Ettore Perrella, psicoanalista
videointervista a Moni Ovadia
17.00 – 18.00 LA FILOSOFIA, LA VOCE E IL BRUSIO DEL MONDO interviene Alfonso Cariolato, filosofo
Informazioni: Associazione Culturale Radar – tel. 0438.940462
Ufficio stampa: Angela Deganistel. 349.7903466 – fax. 0438-59142
email: pantarei72@libero.it
Viale della vittoria n.°79 31029 Vittorio Veneto – tel./fax.: 0438-940462
e-mail: libreriafenice@tele2.it
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