Cartesio, “Breviario di Musica”
Il Breviario di Musica di Cartesio è un piccolo libro che esprime gran parte delle considerazioni che il filosofo aveva nei confronti di quest’arte, vista dal lato matematico e definita assai chiaramente con esempi in parte tratti dai suoi studi matematici. L’opera ha un carattere quasi a sé stante, in cui Cartesio alle volte prende riferimento nelle opere successive riconoscendo come in essa vi sia un suo pensiero compiuto ed approfondito. L’interesse per questo testo è dovuto al fatto che contiene nella forma matematico-logica un insieme di nozioni spiegate con la stessa matematica che richiamano pensieri a proposito del concetto di armonia nell’universo, di piacere e teoria della musica; anche nel primo capitolo è presente un elenco di definizioni (che richiamano altri suoi lavori e che comunque rivestono particolare interesse per tutto il filone “geometrico” ben caro anche a Spinoza). Alcune sue considerazioni (che troviamo ad esempio in Macrobio e ovviamente in testi platonici ed aristotelici) sono frutto delle sue riflessioni con Isaak Beeckman, al quale dedica il libro, terminato nel 1619 ma pubblicato dopo la morte del filosofo nel 1650, e con il quale ha avuto una dinamica serie di confronti, definendo la musica come base della relazione quantitativa tra i suoi, intesa sempre come proporzione aritmetica e non geometrica. Qui Cartesio si svincola dai concetti aritotelici e platonici che vedevano il piacere dei sensi rispetto alla musica come un accordo di chi ascolta (il “soggetto”) e il mondo restante (la “natura”) e, contemporaneamente, della centralità del numero, fondamentale – come si sa – per i neoplatonici, asserendo invece l’importanza di tale rapporto nella forma ordinata per una proporzione tra gli stessi suoni. I sensi, infatti, godrebbero di quest’ordine e si produrrebbe quell’armonia tanto ammirata della musica. Il libro di Passigli Editore è curato da Luisa Zanoncelli che ne definisce bene l’importanza e il valore nell’ottima Introduzione; inoltre si può leggere come si metta in evidenza che aver scritto ed essersi occupato di un argomento quale la teoria della musica, costituisca per Cartesio un’ottima opportunità per esporre quello che in futuro diventerà il suo programma metodologico. L’uso infatti della matematica per la spiegazione delle scienze servirà, nel Secolo XVII anche per la stessa filosofia. Per chi volesse approfondire l’argomento è presente in Internet il saggio Musica e passioni in Descartes di Clementina Cantillo in cui viene analizzato in maniera estrema sia il Breviario che il pensiero di Cartesio a riguardo (copyright Google libri ad anteprima limitata).
“Breviario di musica” di Renato Cartesio
Curato da Luisa Zanoncelli
Editore Passigli, collana Le Occasioni, 2008, 139 pp.
ISBN-13: 9788836811397
Euro 12,50
Curato da Luisa Zanoncelli
Editore Passigli, collana Le Occasioni, 2008, 139 pp.
ISBN-13: 9788836811397
Euro 12,50
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